Diversamente liberi n. 36 Maggio 2019

Diversamente liberi n. 36 Maggio 2019

Filippo Falanga in “Diversamente liberi e dintorni” fa un allegro e pittoresco ritratto dei personaggi che animano la redazione esterna, o meglio, come si dice “ancora in libertà” di questo giornale che vanta di avere l’altra metà “già tutta in galera”! E, ovviamente, l’occhiello di presentazione sullo stesso Filippo è stato scritto dalla redazione, a sua insaputa…

Giuseppe Biasco, esperto di problemi del lavoro, con “Amianto, il killer silenzioso” solleva la delicata questione, spesso ignorata dal resto della stampa, dei danni dovuti ad una sostanza ormai molto diffusa nell’ambiente e non ancora sufficientemente messa in condizione di non nuocere.

Raffaele Nappo (diversamente pasticciere) e Carmine-Miliuccio (diversamente pensatore) curano rubrica e illustrazioni di un articolo denso di desiderio sensuale e culinario dal titolo “Il mostacciolo, l’antro della felicità”, con tanto di ricetta vera e di allusioni praticamente esplicite!

Antonio Lito in “Scrivi che ti passa” racconta il modo in cui è stato “catturato” dalle attività di redazione di questo giornale, fino a sviluppare una vera e propria “dipendenza”, stavolta positiva e salvifica.

Maurizio Sessa con “I riti e la storia della Madonna delle Galline a Pagani” ci porta nella sua terra, descrivendo fedelmente un rito che ha dell’incredibile, mantenendo insieme aspetti pagani e cristiani ininterrottamente da secoli.

Infine Fulvio Mesolella, con la rubrica Diversamente simili, racconta stavolta “2004: Giovanni e le voci di “dentro”, dietro le serrature”. Giovanni comincia la sua avventura di “specialista in serrature” dal riformatorio e finisce con lo scontare quasi un ergastolo nell’Area Verde di Secondigliano (altro settore a custodia attenuata), dal quale finalmente sta per ottenere la libertà, e si fa domande inquiete sul “dopo” la reclusione.

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